Dingle Peninsula: uno dei luoghi più selvaggi d’Irlanda

Le tappe dell’ottavo giorno si trovano tutte nella penisola chiamata Dingle, regione selvaggia dove si parla ancora il gaelico. Posizionata nella parte sud occidentale dell’Irlanda, questa penisola si allunga per quasi 50 km nell’Oceano Atlantico. È dominata da una catena montuosa, la cui cima più alta è il Monte Brandon (950 metri); i pendii giungono fino alla linea di costa, caratterizzata da scogliere scoscese, interrotte talvolta da spiagge di sabbia.

Per visitare la regione del Dingle, ricca di siti archeologici, di sentieri e di spiagge, ci vuole almeno un giorno; è possibile praticare sport di montagna o di mare ed effettuare escursioni in barca (ce ne sono alcune per vedere i delfini); quasi ogni mese, inoltre, si svolgono festival a tema sportivo, gastronomico o culturale.

Slea Head & Blasket Islands © Res
Slea Head & Blasket Islands

Chi ha a disposizione un giorno soltanto (e si sposta autonomamente in automobile), può fare il giro della penisola: si parte dalla spiaggia Inch; poi si prosegue lungo la costa (strade R561 e N86) fino alla deliziosa cittadina Dingle; si passa (strada R559) per Slea Head, dove conviene fermarsi per camminare lungo un sentiero ventoso che porta molto vicino alle Blasket Islands; si arriva poi al caratteristico porticciolo di Dunquin; il giro continua fino a Brandon Creek.

La strada poi riporta alla cittadina Dingle: a questo punto si può visitare la parte restante della penisola, oppure dirigersi verso Killarney per continuare il viaggio verso sud.

Dunquin Harbour © Res
Dunquin Harbour

Questo articolo fa parte di: Una proposta di itinerario in Irlanda – Dublino e la Wild Atlantic Way

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