Inis Mór o Inishmore: una “grande isola” d’Irlanda

Chi si reca a Inis Mór o Inishmore, la maggiore delle tre isole Aran, senza dubbio resta incantato per gli incantevoli paesaggi e, in una sola giornata, può esplorarne la storia, l’archeologia e l’artigianato locale, infine può praticare un po’ di sport.

In bicicletta verso sud © Res
In bicicletta verso sud

Posizione di Inis Mór

Le isole Aran si trovano nella baia di Galway, città situata sulla costa atlantica nella parte centro-occidentale dell’Irlanda. Inis Mór è la più grande dell’arcipelago, nonché la più popolata.

Trasporti per Inis Mór

Per raggiungerla, si può prendere uno dei traghetti che quotidianamente partono da Ros a’ Mhíl (Rossaveel). Se si soggiorna a Galway, è possibile acquistare un unico biglietto che comprende il pullman fino a Ros a’ Mhíl e il traghetto per Inis Mór.

Il nome Inis Mór

Inis Mór è la variante gaelica del nome inglese Inishmore, creato dal governo britannico nel XIX secolo. In precedenza era chiamata semplicemente Árainn Mhór, nome talvolta usato ancora oggi. Inis Mór in irlandese significa “isola grande”.

Estremo sud dell'isola © Res
Estremo sud dell’isola

Cill Rónáin

Appena sbarcati sull’isola, ci si trova nel porticciolo di Cill Rónáin (Kilronan), dove è possibile prendere a noleggio una mountain-bike, che consiglio se si vuole girare per intero l’isola. Questo perché si hanno a disposizione soltanto cinque ore, prima della partenza del traghetto del ritorno, a meno che non si scelga di dormire sull’isola. Cill Rónáin è un villaggio costituito da poche case e da qualche negozietto: qui l’unica vera attrazione è il negozio Aran Sweater Market, dove vengono venduti capi in lana prodotti dalla cooperativa degli artigiani dell’isola.

Verso sud

Si può iniziare il tour prendendo la Killeany Road e dirigendosi verso la parte meridionale dell’isola. Lungo la strada si incontrano cottages, un piccolo aeroporto e i caratteristici cimiteri irlandesi con le croci celtiche. A un certo punto si arriva alla fine della strada: si può scavalcare un muretto e continuare sull’erba, dove si riconosce il calpestio. Si giunge così alla fine dell’isola, dove la costa è costituita da roccia calcarea, che in superficie presenta cavità scavate dall’acqua.

Bisogna tornare indietro per la stessa via, ma un po’ prima di Cill Rónáin, quando la si vede sulla destra ancora abbastanza lontana, si può prendere una strada sulla sinistra che conduce al Black Fort. La strada asfaltata si trasforma presto in un sentiero di ghiaia. Seguendolo fino alla fine, dopo una piccola salita, si arriva a una scogliera spettacolare, che non è indicata sulle mappe.

La scogliera © Res
La scogliera

Io ci sono arrivata per caso e, trascorsi gli anni, la ritengo ancora uno dei luoghi più magici in cui sono stata. C’eravamo soltanto noi, nessun altro: né turisti, né irlandesi. Noi e il rumore delle onde del mare, che s’infrangevano contro la scogliera. Noi e il soffio del vento, piuttosto forte durante tutta la giornata. Alle nostre spalle, prati deserti e muretti di pietra. Davanti a noi il limpido Oceano Atlantico, sopra al quale volavano spensierati i gabbiani. Provavo una sensazione di pace indescrivibile.

La scogliera © Res
La scogliera

Da qui si può proseguire per il Black Fort.

Ancora una volta bisogna tornare indietro ripercorrendo la stessa via; arrivati al bivio si svolta a sinistra. Invece di proseguire verso Cill Rónáin, si può girare ancora a sinistra, dirigendosi così verso l’interno dell’isola. A un certo punto si può prendere una strada sulla destra, che conduce al Dún Eochla (sulla sinistra) e alla strada principale, da prendere per continuare il tour.

Verso nord

Continuando dritti per la stessa strada si arriva all’attrazione principale dell’isola, cioè al Dún Aonghasa. Lungo la strada si incontra una bella spiaggetta, la Kilmurvey Beach. Chi arriva al Dun in bicicletta, deve lasciarla in un apposito parcheggio. Per accedere al forte preistorico, si passa per la biglietteria del Visitor Center. Trattandosi del punto più alto della costa, il panorama sulla scogliera e sull’oceano è mozzafiato. La presenza di altri turisti, però, l’ha resa ai miei occhi meno incantevole rispetto alla precedente scogliera vicina al Black Fort.

Vista dal Dun Aonghasa © Res
Vista dal Dun Aonghasa

In conclusione, sono bastate cinque ore per un rapido tour dell’isola. Ma consiglio, a chi voglia assaporare l’atmosfera gaelica di quest’incantevole luogo, di fermarsi una notte e di prendere il traghetto del giorno successivo.

Kilmurvey Beach © Res
Kilmurvey Beach

Questo articolo fa parte di: Una proposta di itinerario in Irlanda – Dublino e la Wild Atlantic Way

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