La declinazione è la flessione di nomi, pronomi e aggettivi ed è caratterizzata da genere, numero, caso.
Se non sai che cos’è la flessione, vedi la lezione precedente: Flessione, radice, desinenza, terminazione: che cosa sono? Introduzione al latino
Nella lingua latina esistono tre generi:
- maschile;
- femminile;
- neutro.
Il neutro indica qualcosa che non è maschile né femminile, indica cioè esseri inanimati. Un esempio di sostantivo neutro è donum, il dono.
In latino, come in italiano, ci sono due numeri: singolare e plurale.
Il caso, che corrisponde alla terminazione della parola, indica la funzione logica di un termine all’interno della frase; equivale, perciò, alla sequenza articolo/preposizione + sostantivo (aggettivo, pronome) della lingua italiana.
I casi sono sei:
- nominativo = caso del soggetto e del predicato nominale;
- genitivo = caso del complemento di specificazione;
- dativo = caso del complemento di termine;
- accusativo = caso del complemento oggetto;
- vocativo = caso del complemento di vocazione;
- ablativo = caso di diversi complementi.
Sono casi diretti il nominativo, l’accusativo e il vocativo. Sono casi indiretti (od obliqui) il genitivo, il dativo e l’ablativo.
Le declinazioni latine sono cinque: nel prossimo articolo vedremo la prima declinazione dettagliatamente.
Lezione precedente: Flessione, radice, desinenza, terminazione: che cosa sono? Introduzione al latino
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